la nostra storia

Tutti noi (singoli, coppie, famiglie, organizzazioni) siamo anche la nostra storia e gli incontri che facciamo. Ecco una sintesi della mia storia e quella del Centro Comunitario Agape.
È la sintesi della storia dell’incontro fra noi e degli incontri che abbiamo avuto con tanti genitori e figli. Incontri che proseguono ancora oggi quando inizia l’“avventura” di iGenitori consapevoli.
1968

Don Italo Calabrò, accompagnato da un gruppo di giovani, avvia un’esperienza innovativa di servizio a favore di minori in difficoltà, provenienti da contesti familiari criminali e mafiosi.
Il Centro Comunitario Agape nasce come risposta innovativa alle provocazioni del territorio, per condividere dall’interno la povertà e l’emarginazione, per sperimentare un modello di vita alternativo al consumismo, all’individualismo, alla delega sociale.

1973

Don Italo e l’Agape avviano una casa-famiglia, la prima nel Sud Italia, a Melito P. S. (RC). L’esperienza è gestita dalla cooperativa Centro Giovanile, intitolata a don Italo dopo la sua scomparsa avvenuta nel 1990.

1991

Laurea in Psicologia presso “La Sapienza” di Roma, discutendo una tesi sulla terapia familiare e sul modello proposto dalla prof.ssa Mara Selvini Palazzoli presso il “Nuovo Centro per lo Studio della Famiglia”, di Milano.
Relatrice la prof.ssa Marisa Malagoli Togliatti, correlatrice la prof.ssa Anna Oliverio Ferraris.

1994/ ad oggi

Esercito la libera professione di psicologo.

1994/1995

Psicologo presso il consultorio familiare dell’Unità Socio Sanitaria Locale di Garbagnate Milanese (MI). Alla fine del 1995 mi trasferisco a Reggio Calabria.

1995/ ad oggi
Coordinatore responsabile di numerosi progetti di formazione, molti dei quali in collaborazione con Agape, rivolti ad operatori psicosociali (psicologi, assistenti sociali, educatori professionali, volontari) di enti pubblici e privati sulle tematiche riguardanti la condizione minorile e le famiglie in difficoltà. Inoltre, svolgo numerose docenze in diversi istituti scolastici, a favore di studenti, genitori e insegnanti sui temi del rapporto genitori/figli.
1996/2005

Psicologo presso il “Centro Giovanile don Italo Calabrò” di Pilati-Melito Porto Salvo (RC).

1997/2004

Docente in diverse iniziative di formazione promosse dal Consultorio Familiare Diocesano, dell’Arcidiocesi Reggio Calabria-Bova, a favore degli operatori della pastorale, e in corsi di aggiornamento per insegnanti di religione cattolica.

1997/2005

Direttore scientifico e docente della Scuola di Comunicazione Educativa promossa dal MIEAC (Movimento di Impegno Educativo di Azione Cattolica) di Reggio Calabria.

2001/2002

Responsabile scientifico e coordinatore della ricerca “Condizione minorile nella Provincia di Reggio Calabria” realizzata dall’Agape su incarico della Fondazione FACITE, ente di natura ecclesiale istituito dai Vescovi calabresi.
I risultati della ricerca sono riportati nel volume “Il disagio minorile nella Provincia di Reggio Calabria”, edito da Rubbettino, di cui sono co-autore. La ricerca ci conferma che “Non si può migliorare la vita dei bambini e dei
ragazzi senza aiutare gli adulti nella funzione genitoriale”.

2005/2020

Presidente del “Centro Giovanile don Italo Calabrò”.

2009/2010

Coordinatore del “Centro aggregativo territorio di Arghillà”, realizzato in convenzione con il Comune di Reggio Calabria.

2009/2010

Coordinatore del progetto “Spazio neutro – Bambini contesi”, realizzato dall’Agape in convenzione con il Comune di Reggio Calabria.

2012/2014

Coordinatore del “Centro Servizi per la Famiglia” del Comune di Reggio Calabria. Il “Centro Giovanile don Italo Calabrò” lo gestisce in convenzione.

2021/ ad oggi

Per “Avvenire di Calabria”, curo la rubrica “Spazio genitori”, in cui tratto temi psicologici relativi il rapporto genitori/figli. “Avvenire di Calabria”, nell’edizione cartacea, è un inserto settimanale del quotidiano nazionale di ispirazione cattolica "Avvenire".

2023/ ad oggi
Insieme ad Agape, mi interrogo su diversi fatti di cronaca locale e nazionale, talvolta tragici, che coinvolgono i minori/giovani e i loro genitori. L’analisi del fenomeno porta alla conclusione che i genitori, pur amando i propri figli, non sempre sono consapevoli delle difficoltà e disagi da loro vissuti.
2024

I Giovani dell’Agape, che partecipano al progetto Altavoce di Save the Children, in seguito ad un fatto di cronaca che ha coinvolto due adolescenti all’interno di un istituto scolastico cittadino, scrivono una lettera aperta a genitori, insegnanti, studenti e all’intera comunità cittadina.

È la “goccia che fa traboccare il vaso”: con Agape e i Giovani dell’Agape ci confrontiamo per dare vita al progetto iGenitori consapevoli e così passare all’azione.

Se vuoi saperne di più, ecco i link su Gianni Trudu e Centro Comunitario Agape

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