“Dottore siamo stanchi, non ce la facciamo più. Siamo arrivati al limite. La nostra vita, quando non siamo al lavoro, è un continuo andare avanti e indietro per gli impegni dei figli: doposcuola, scuola calcio e piscina. Abbiamo due bambini: il maschio ha 9 anni e la femmina ne ha 7. Non abbiamo un attimo di respiro. A casa chi grida di qua e chi urla di là. La sera siamo stanchi e facilmente irritabili. Spesso lasciamo correre, facendo finta di non vedere e i figli fanno un po’ come vogliono. Finiamo per litigare fra di noi. Io la penso in un modo e lui diversamente. La situazione ci sta sfuggendo di mano”.
Sono le prime parole che ho ascoltato, di recente, da parte di due giovani genitori.
Parole dette sottovoce, come a sottolineare la stanchezza.
Essere genitori, a tratti, può essere anche faticoso.
È una fatica che spesso non si dice, che si porta dentro, che si prova a mascherare dietro sorrisi tirati o frasi di circostanza.
Ma cosa succede quando questa fatica diventa troppo grande?
Quando si trasforma in una lotta quotidiana che ci lascia esausti?
Succede che la fatica può trasformarsi in fragilità per i nostri figli.
I segnali della fatica educativa
Ti sei mai accorto di aver risposto ad un figlio con un “Fai come vuoi” solo perché non avevi più le energie per spiegare o far rispettare una regola?
O di aver alzato la voce senza un vero motivo, solo perché la stanchezza era troppa?
Questi sono segnali. Piccoli, ma importanti.
Come riconoscere se stai vivendo un momento di fatica educativa?
Ecco alcuni segnali:
- Ti senti costantemente in dubbio sulle scelte educative
- Hai la sensazione di non essere abbastanza per tuo figlio
- Reagisci con irritazione o stanchezza più del solito
- Vivi un senso di colpa costante per non fare “abbastanza”
- Ti senti sopraffatto dalle richieste e dai bisogni di tuo figlio
Ti riconosci in qualcuno di questi punti?
Se sì, non sei solo: molti genitori sperimentano questi stati d’animo.
Quando la fatica dei genitori diventa fragilità nei figli
Il rischio maggiore è che questa fatica si trasmetta ai figli, generando insicurezza e fragilità.
Alcuni effetti possono essere:
- Bassa tolleranza alla frustrazione: se i genitori si sostituiscono ai figli per evitar loro difficoltà, questi ultimi non imparano a gestire le sfide.
- Ansia e insicurezza: un genitore sempre preoccupato può trasmettere ansia ai figli, che percepiscono il mondo come un luogo pericoloso.
- Dipendenza emotiva: un eccessivo supporto può impedire ai bambini di sviluppare autonomia e capacità decisionali.
Ti sei mai chiesto se le tue difficoltà possano influenzare l’equilibrio emotivo di tuo figlio?
Come affrontare la fatica educativa senza trasmetterla ai figli
C’è una buona notizia: esistono strategie per gestire la fatica educativa senza farla ricadere sui figli.
Ecco alcuni suggerimenti pratici:
- Accetta che non puoi essere un genitore perfetto
La perfezione non esiste e l’errore fa parte del percorso.
Insegna ai tuoi figli che sbagliare è normale e che anche gli adulti imparano ogni giorno. - Dedicati tempo per ricaricare le energie
Prendersi cura di sé non è egoismo, ma una necessità per poter essere presenti e lucidi nel ruolo genitoriale.
Hai un hobby che hai trascurato? Ti concedi momenti di relax? - Impara a dire di no senza sensi di colpa
Non cedere a ogni richiesta per paura di deludere i tuoi figli.
I limiti sono fondamentali per la loro crescita e li aiutano a sviluppare resilienza. - Coinvolgi il partner o una rete di supporto
Condividere il carico educativo con il partner, i nonni o gli amici può aiutarti a non sentirti solo.
Hai qualcuno con cui confrontarti sulle difficoltà educative? - Osserva i tuoi figli e ascoltali davvero
A volte siamo così presi dalle nostre preoccupazioni da non accorgerci di ciò che realmente serve ai nostri figli.
Hanno bisogno di più indipendenza? Di più regole? Di più ascolto?
Non si tratta di essere genitori perfetti o sempre “carichi a mille”, ma di essere genitori consapevoli e saper prevenire la fatica educativa o saperla affrontare e risolvere quando si presenta.
E, se non ce la fai, chiedi aiuto!
E tu, come affronti la fatica educativa?
Racconta la tua esperienza nei commenti. Grazie.