Ci sembra di aver capito?!?

Nel rapporto educativo è bene avere poche certezze e saper nutrire il dubbio.

Se avete già dato un’occhiata al sito, forse avete letto che l’idea di iGenitori consapevoli “nasce da ciò che ci sembra di aver capito”

E forse avete anche letto che abbiamo “tanti anni di esperienza… ma proprio tanti”.

Allora è legittimo che qualcuno obietti: “Ma come, affermate di avere tanta esperienza nel campo del rapporto genitori/figli e poi… vi ‘sembra di aver capito?’”.

In effetti, può suonare strano però ponetevi la domanda: quali sono le mie certezze nel rapporto educativo genitori/figli?

Prendetevi il tempo che vi serve, pensateci su e, se volete, fatemi sapere.

Quali certezze abbiamo?

Se ci pensiamo bene, anche nella vita non abbiamo grandi certezze.

Forse poche ma buone. Speriamo non tante e confuse.

Ammettiamolo, siamo gente che naviga a vista e impariamo a navigare… navigando!

Viviamo in un’epoca in cui i cambiamenti sono continui, spesso rapidi, e la velocità non accenna a rallentare.

Pensate al vostro lavoro, per esempio.

Il vostro lavoro è identico a quello che facevate quando avete iniziato anni fa?

È necessario un continuo aggiornamento per stare al passo e non diventare “superati”.

I figli crescono come i capelli

Anche i nostri figli cambiano.
Nel corso delle diverse fasi di sviluppo, cogliamo i loro macro cambiamenti, quelli più vistosi.

In effetti, i figli crescono come i capelli.
Istante dopo istante, momento per momento, anche se non ce ne accorgiamo.
E crescendo, cambiano! Ripeto, anche se non ce ne accorgiamo.

E anche noi dobbiamo crescere con loro e aggiornarci.

Ciò che è valido per una generazione di figli non lo è per la successiva.
Lo sanno bene i genitori che hanno figli con 4/5 anni di differenza fra loro.
Sono figli che già appartengono a generazioni psicologiche diverse.
Hanno due modi diversi di intendere e affrontare la realtà, due modi differenti di interagire con il mondo circostante.

Ciò che è valido oggi forse non lo è più fra sei mesi, un anno, e bisogna “aggiornarsi”.

Anche nell’educare un figlio non ci sono molte certezze.

Come educhiamo i figli?

Se neanche nell’educazione di un figlio ci sono certezze assolute (come quelle che avevano i nostri nonni, ma allora era un altro mondo), allora, come educhiamo?

Spesso, procediamo come hanno fatto i nostri genitori con noi o in modo diametralmente opposto, se con loro non siamo andati molto d’accordo.

Spesso, si procede per tentativi ed errori.

Proviamo: se va bene… bene. E se non va bene? Possono essere anche dolori.

Educare è anche…

Educare è anche nutrire il dubbio, che mette in discussione le certezze, ciò che ci sembra di credere o ciò che ci sembra di sapere.

Nutrire il dubbio sì ma non quello paralizzante, che non fa prendere decisioni o peggio spinge alla delega nell’educazione del proprio figlio, verso altri educatori (insegnanti, allenatori, istruttore, responsabili di gruppi) nell’educazione del proprio figlio
Ma il dubbio che fa riflettere e porta a domandarsi: “Cosa significa questo comportamento? Questo atteggiamento?”

Allora è importante confrontarsi con altri genitori o educatori per assumere un altro punto di vista su aspetti che riguardano i figli e ci sfuggono completamente.

Se abbiamo solo certezze, e peggio se assolute, senza volerlo rischiamo di non fare il loro bene.

Tutto qui?

Certamente no, c’è molto altro e ce lo diremo, se avrai il piacere di seguirci.

Grazie!


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